Articolo di Giovanni Marion
La maratona è una disciplina sportiva che porta il fisico umano ad incontrarsi con i propri limiti, con il fine di superarli. Chi vi si dedica con regolarità avrà ormai affinato le giuste tecniche di preparazione, ma ogni maratona, anche per i più esperti, resta una sfida, prima di tutto con sé stessi.
Preparazione psicologica
Il principale nemico durante una maratona è infatti il nostro stesso fisico, che ci invia ripetutamente dei segnali di affaticamento e stanchezza che è necessario superare. Il corpo umano tende infatti per natura a preservare le sue energie, tende all’inerzia e al riposo, ameno che non si trovi in una situazione al limite. Ed è proprio per questo che la preparazione più importante avviene prima di tutto a livello psicologico. Ciò vuol dire che occorre costruire una buona dose di motivazioni e spinte mentali per ordinare al nostro corpo di andare sempre più avanti, sempre più veloce.
La maratona infatti sacrifica una buona dose di divertimento, sportivamente inteso, a favore di altre caratteristiche, come la resistenza psicologica e fisica, la capacità di non arrendersi, di non crollare nelle situazioni più difficili. Non è quindi appropriato parlare di divertimento a proposito della maratona, benché una buona dosa di motivazioni provengano proprio dalla passione.
Le settimane di avvicinamento
Dal punto di vista dell’allenamento vero e proprio, occorre preparare un ruolino di marcia organizzato su più settimane, durante le quali si stabiliranno delle distanze via via progressive fino ad arrivare alla mezza maratona, il nostro primo giro di boa. È bene prestare un’attenzione particolare all’individuazione del nostro ritmo gara ottimale, il rapporto cioè fra distanza percorsa e tempo impiegato per percorrerla che ci permette di dare il massimo, arrivando comunque al traguardo.
Dopo la mezza maratona, la nuova soglia di avvicinamento è costituita dai 33-35 km. Durante le settimane che ci porteranno ad avvicinarsi alla maratona è necessario però intervallare giorni di sforzo intenso a giorni di recupero, che non sono necessariamente di inattività totale, ma possono prevedere anche sessioni di allenamento molto leggero.
Le ripetute
Altro fondamentale nell’allenamento per la maratona sono le ripetute, meglio se affrontate in tratti di strada in salita. Le ripetute ci aiuteranno in maniera decisiva ad aumentare il nostro ritmo gara, facendoci andare più veloce, proprio quando sembra che abbiamo raggiunto il limite. Combinare ripetute veloci e brevi, a ripetute meno veloci ma più lunghe. La velocità dipende dal ritmo gara che abbiamo deciso di mantenere.
Il parametro più importante? Non esiste un parametro più importante per tutti, esiste il parametro più importante per te: individualo e la tua maratona sarà memorabile.